domenica 16 settembre 2012

“Chiamami Patroclo”.... “E io sarò il tuo Achille”




Titolo: “Chiamami Patroclo” “E io sarò il tuo Achille”  

Pairing: Diego Perrone/Michele Salvemini (Caparezza)  

Genere: Comedy/Romantico  

Rating: Nc 17  

Disclaimer: niente di tutto questo è reale e a scopo di lucro


Liberamente ispirata alla fic di Alex G, che ringrazio Io sono Achille e tu Patroclo



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Nel camera d’albergo illuminata da otto piccoli faretti, risuona la voce di Michele. Con espressione autorevole, gli occhiali dalla montatura nera poggiati sul naso, i capelli folti tirati indietro da una fascetta rossa, il rapper legge a Diego, stravaccato al suo fianco nel letto che dividono, i versi di Omero. Il torinese ha la testa appoggiata sulla spalla del collega e fantasticando sulle battaglie epiche e sul coraggio degli eroi greci e troiani, gli accarezza il braccio con la punta delle dita. Lo affascina talmente Achille che sta cominciando ad immedesimarsi in lui. “Michi...?” alza lo sguardo. “Che c’è? Ti annoio?” “Per niente!” gli occhi bellissimi si illuminano: “Questa roba è fantastica! Avrei dovuto leggerla a scuola l’Iliade” “Visto? Se invece di andare dietro alle ragazze studiavi...” maligna l’altro. “Ma non è vero!” gli sferra un pugnetto sul braccio. Divertito dalla sua faccetta imbronciata, Michele scoppia a ridere. “Cazzo ridi!?” “Dai, non prendertela se ti sfotto un po’” “Il solito saputello!” “Che faccio, continuo?” “Che è tutto questo interesse per i classici, Michele?” si sporge verso di lui. “L’ho trovato sulla libreria dell’albergo e visto che ci annoiamo prima del concerto, volevo dargli uno sguardo” alza le spalle. “Mi piacciono i classici, soprattutto la mitologia greca” “Il mio è preferito è Achille!” esclama Diego: “Era gagliardo” “Un famoso guerriero. Mentre sua madre era una ninfa” “Le ninfe sono delle fighe esagerate, vero?” Mentre Michele ridacchia Diego poggia distrattamente una gamba sulla sua. “Ma, non so, Achille lo era. Bello, oltre che coraggioso, indomito, ma con un carattere impossibile” “Che altro sa professore?” Lo prende in giro. “Bene... mh fammi pensare: a sì: gli fu profetizzato che sarebbe morto giovane ma con gloria e…” si blocca “il suo punto debole era il tallone” “Ma è vero che amava un suo compagno?” chiede distrattamente Diego disegnando cerchi concentrici sulla coscia di Michele, il quale indossa solo un pantalone corto che gli lascia praticamente scoperta tutta la gamba. “Che c’è, ora t’interessa il gossip?” Per niente sorpreso da quella domanda, testariccia sospirando chiude il libro, certo di non riuscire più a leggere neanche un verso. “E allora? Mi rispondi?” Diego lo tampina dandogli un pizzicotto sulla coscia. “Ehi!” Michele salta. “E va bene! Pestifero, Diego!” si finge seccato. “Achille aveva un amante, ovviamente Patroclo” “Ma non è strano? Un tipo virile come lui...” Michele appoggia l’Iliade sul comodino al suo fianco. “Amava Patroclo, si dice fossero amanti, ma non sapremo mai se era vero o se li univa solo una grande amicizia“ Mentre Michele parlotta, Diego gli circonda le spalle con un braccio e lo attira più vicino. Michele continua: “Quando Patroclo fu ucciso, Achille era talmente furioso che ha massacrato il suo assassino, Ettore, principe dei troiani” Diego ascolta sempre più affascinato, gli occhi sgranati. “Posso capire” si spinge contro di lui: “Io impazzisco se ti fanno del male, Michele!” Quelle parole toccano il pugliese parecchio e non sapendo cosa replicare, si limita ad abbassare la testa. “Io non mi sarei comportato come lui” continua Diego mordicchiando il vistoso anellino sul labbro: “Mi sarei chiuso in me stesso, lo so. Sarei andato in una baita in montagna a riflettere su come fa schifo la vita e poi mi sarei buttato da un dirupo” Alla sola idea Michele sbianca: “Diego sta zitto, nessuno mi farà del male e non parlare di suicidio con quella leggerezza che mi fa incazzare!” “Dai Michi, io ti ho detto solo quello che farei, certo speriamo non accada mai” Diego sorride avvicinando il viso al suo. Il nasino alla francese accarezza la fitta barba. “Sai che mi sento molto Achille, in questo momento, Michele? Tu sei il mio Patroclo...” Michele dissente sghignazzando: “No, ti sbagli bello mio! Semmai, Achille sono io! Lui era più vecchio di Patroclo e con maggiore esperienza” “Lo sapevo! Sempre il solito. Vuoi essere un semidio della situazione, eh?” allunga le mani per solleticargli i fianchi. Si attacca alle maniglie dell’amore. Il cantautore famoso mangia di più durante i tour e negli ultimi tempi ha messo peso tutto sul girovita. Si divincola: “Achille era anche più bello di Patroclo! E potrei anche abituarmi ad essere quasi invincibile, che credi” “Che sbruffone” Diego ride continuando la carica dei solletichi. “In ogni modo, anche Patroclo si dice fosse bellissimo ed è morto indossando l’armatura di Achille” continua Michele tenendo l’amico per i polsi per impedirgli le lusinghe. “Ettore lo scambiò per lui” “Quante cose sai prof!” Diego gli regala un sorriso dolcissimo. Michele ricambia con uno sguardo intenerito. In quel momento gli sembra un bambino al quale raccontano una fiaba e lo coglie un’improvvisa voglia di stringerlo a sé e coccolarlo. Proprio in quell’attimo Diego si sporge verso di lui, le labbra possono quasi toccarsi. Michele arrossisce mentre avverte l’alito, un mix di birra e sigaretta, respirargli addosso. Basta una piccola oscillazione e le bocche si sfiorano. Diego fa scoccare un bacio. Come scottato, Michele tira il capo all’indietro: “Diego, ma… che fai... ?” “Mi sa che mi sono immedesimato un po’ troppo” Diego sorridendo, socchiude le labbra e torna a reclamare quelle del collega. E quando approfondisce il bacio, Michele si agita tra le sue braccia. Il pizzicore del piercing contro la sua bocca, una sensazione mai sperimentata. “Diego” geme piano il suo nome. “Chiamami Patroclo” gli occhi grandi baluginano. “E io sarò il tuo Achille” sussurra prima di affidarsi alle braccia tatuate. E l’argomento Iliade viene ufficialmente accantonato.




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Il concerto è terminato da ore quando Diego si sveglia di soprassalto guardandosi intorno spaesato. Dove mi trovo? Si gratta la testa. Michele gli è accanto. Dorme a pancia in su, con la testa sul cuscino e i capelli sparsi tutt’intorno. Il respiro è regolare e sulle labbra un mezzo sorriso sghembo. Era solo un sogno! Cavoli se sembrava vero. Ero nell’antica Troia. Mentre testariccia si muove per mettersi in posizione fetale, con le braccia strette al petto, Diego lo osserva in silenzio pensando che se fossero stati sul serio dei guerrieri, forse avrebbe davvero ucciso. Lui così mite. “Il mio Achille” mormora abbassandosi per posare un leggero bacio sulla sua fronte. Ancora profondamente addormentato, Michele mormora qualcosa di incomprensibile. Diego riduce al minimo lo spazio che li divide. Con un ginocchio gli allarga le cosce per crearsi uno spazio e stringerlo a sé. Accollatosi al suo petto, gli circonda la vita con un braccio. “Sei saggio come dio e anche carismatico” Diego affonda il viso tra i capelli, ispirando l’odore del suo shampoo. Il corpo nudo però è una tentazione. È ancora notte e lui, ansimando, tenta di riprendere sonno, fino a quando non sente le mani di Michele percorrere i suoi fianchi. È sveglio il furbetto... Attirandolo contro di sé, Diego gli cattura tra le labbra il lobo per succhiarlo dolcemente, mentre Michele gli agguanta le natiche tirandolo verso sé. Diego geme teatrale. “Ho sognato... ” “Cosa?” mugugna l’altro ancora ad occhi chiusi. “Che eravamo nell’antica Troia e io ero Patroclo” “E io scommetto che ero Achille” “Mhm... sì, il mio Achille virile e forte...” Diego lo stringe possessivo. Michele finalmente apre gli occhi: “Sei il mio Patroclo?” gli domanda all’improvviso. Diego trattiene il fiato. “Sempre sì... ora e per sempre se lo vorrai amore” e accoglie le sue labbra socchiuse. Si baciano lentamente e a lungo tanto che quando si staccano, sono così eccitati, che non possono far a meno di riprendere quello che hanno interrotto prima del concerto.

3 commenti:

  1. Ma che gioiellino questa fic! <3 Tesoro, ma come ti vengono queste cose!

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  2. Merito di ale, io e la storia non è che siamo proprio compatibili.... preferisco l'attualità

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  3. Favolosa. Davvero una versione stupenda. Sono felice che la mia fic sui ciccini ti abbia ispirato tanto da permetterti di scrivere questo gioiellino. Lo so che la storia ti annoia ma le vicende di Achille e Patroclo meritano di essere raccontate e soprattutto rivissute da Diego e Michi. Brava

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