Disclaimer: come sempre è tutto frutto di fantasia. Consigliabile solo pubblico
ad un pubblico adulto e smaliziato
Diego
sbadiglia annoiato. Seduto nel letto matrimoniale di quella camera d’albergo da
solo si sente non solo patetico ma anche terribilmente triste. Con indosso solo
i boxer e tra le gambe un barattolo di nutella pigia con forza sui tasti del
telecomando. Purtroppo a quell’ora in tv solo repliche di vecchi telefilm.
L’occhio gli cade su Supercar e ricordando tutte le volte che lo guardava da
bambino, si lascia andare ad un sorriso amaro. Ma non gli interessa ripercorrere il viale dei
ricordi, spera solo che quella serata cominciata storta e terminata ancora
peggio abbia fine. Con la mano sfiora la parte del letto che, complice un segno
del destino, sarà occupata dal Michele. Sì, perché nonostante non ci sia la
necessità di fare economia, il cantautore di Molfetta ha proposto al suo
secondo cantante di dividere la camera. Di solito si tratta sempre di letti
singoli, ma quella volta, lì in un albergo al centro di Pisa, dove il giorno
dopo suoneranno, gli tocca la matrimoniale. Dopo qualche minuto di imbarazzo,
ci hanno scherzato su, sciorinando una serie di battutacce e frecciatine fino a
quando ci è scappata qualche carezza e coccola non programmata. Turbato ma
anche terribilmente eccitato Diego, adducendo un improvviso mal di pancia, si è
chiuso in bagno rifiutando anche di seguirlo a cena con gli altri. Ed eccolo
qui, solo con la nutella che colto da un raptus, ha comprato nel
pomeriggio, insieme a numerose
confezioni di dolci e cioccolatini. Goloso affonda il dito nel barattolo, per
poi portarselo alle labbra. Il cioccolato cola ovunque imbrattandogli il torace
nudo, la pancia, il petto e anche le lenzuola candide. Noncurante delle macchie
e della sostanza appiccicaticcia che lo ricopre, Diego si dedica completamente
al cioccolato emettendo anche mugugni estatici.
“Niente
di meglio della nutella per tirarsi su” si lecca le labbra sporche, affondando
una seconda volta l’indice in quella droga dolce. Si succhia rumorosamente il dito,
per poi prendere un’altra ditata di quella tentazione che gli farà prendere di
sicuro un chilo. Inevitabilmente il pensiero corre a poche ore prima e a
Michele. Si chiede se si sia accorto del suo stato, dell’erezione che
nascondendosi in bagno ha tentato di celare. Solo la doccia fresca gli ha
permesso di tornare normale. Da mesi i sentimenti che prova per l’amico si sono
evoluti in qualcosa di molto più profondo, facendosi strada dentro di lui,
rosicchiandolo come un tarlo con il legno. Sospirando tristemente infila ancora
il dito nel barattolo raccogliendo una grossa quantità di cioccolato.
Fantastica ci sia Michele insieme a lui, le labbra sul suo corpo, le mani a
sfiorare ogni anfratto o curva. Eccitato ma anche terribilmente frustrato per
desiderare ciò che non può avere, abbassa lo sguardo verso il contenitore tra
le gambe. L’erezione preme dolorosa contro la stoffa dei boxer. Si sfiora
lentamente, poi mormora: “Sta giù. Sarà meglio non farti trovare in tiro da
Michi, potrebbe anche decidere di dormire nella vasca!” al pensiero di
quell’omaccione lungo e grosso rannicchiato in quello spazio così ristretto gli
viene da ridere .
Quando
Michele rientra in camera sono le due passate. Ha gli occhi stanchi e reprime a
stento una serie di sbadigli. Colpa della cena interminabile e del vino che
Gaetano continuava a versargli. Una volta nella suite, viene accolto da una
televendita in tv. Per niente sorpreso che Diego sia ancora sveglio gli intima di
abbassare il volume. Non ottenendo alcuna risposta inveisce preoccupato che
possa svegliare tutto l’albergo. “Sempre il solito!” Michele alza la voce.
“Stai cercando di farci buttare fuori? Dov’è quel fottuto tel…” si volta ma
l’ultima parola gli muore sulla labbra.
Diego
giace profondamente addormentato sul letto, due cuscini dietro la schiena,
testa piegata di lato, bocca socchiusa e sporca di cioccolato e, tra le gambe,
un barattolo di nutella da 250 gr semi vuoto. Impacciato, Michele si avvicina.
Il torace del collega che si alza e si abbassa ritmicamente, è sporco qua e là
di cioccolata e anche le mani sono sudice. Vorrebbe arrabbiarsi per aver
mangiato a letto, ma è talmente tenera la sua espressione che non ci riesce. Si
ferma restando in piedi accanto al letto. Lo sguardo vaga lungo il corpicino
minuto ma ben fatto, sui tatuaggi che gli donano un’aria da duro e sui piercing
che ornano il bel viso delicato. Il cuore prende a galoppare, la gola si secca
e le mani sudano. Lo sente mormorare qualcosa nel sonno e sorride. Gli sembra
così beato, quasi un angelo. Un angioletto goloso di nutella. Stando attento a
non svegliarlo, tenta di togliere il barattolo dal letto, ma è stretto tra le
cosce muscolose. Si chiede dove nasconda tanta forza. A lui ha sempre dato
l’idea di un cosino mingherlino da sollevare senza fatica. Si abbassa fino a
trovarsi ad un niente dal suo viso. Sul petto strisce scure impiastricciano i
pochi peli e una scia scivola fino all’ombelico. Le dita di Michele scendono a
sfiorare la pelle. Gli sembra calda... bollente. Con il polpastrello cattura un
po’ di crema alla nocciola e se la porta alle labbra.
“Buona”
poi aggiunge nel pensiero che forse è il sapore di Diego ad essere squisito. Titubante
lo sfiora di nuovo, disegnando una linea immaginaria. Il suo tocco è delicato e
giovane cantante resta immobile, cosicché Michele è invogliato a continuare. Il
cervello gli manda degli impulsi contrastanti e lui non può fare altro che
seguire il suo istinto. Diego gli piace, anche troppo e questa consapevolezza
lo confonde. Michele non vorrebbe provare quel genere di sentimenti per lui. Detesta
il modo in cui il suo corpo reagisce alle carezze che si scambiano. Detesta che
l’istinto prevalga sopra la ragione ogni volta che è con lui. E soprattutto
detesta come un sorriso di Diego gli faccia tremare le gambe come ad un
adolescente. Lui, Caparezza, che non canta mai d’amore, che si mostra sempre
freddo e controllato, invece dentro cova un incendio. Un incendio che quella
sera, con Diego mezzo nudo, rischia di divampare. Ritrovando un briciolo di
razionalità, Michele ritira la mano per dirigersi verso il bagno, ma qualcosa
gli afferra il braccio. Il suo cuore rimbalza come una pallida da ping pong, gli
occhi castani di Diego sono fissi su di lui e le labbra atteggiate in un
sorrisetto malizioso.
Senza
dire nulla, Diego si porta le dita di Michele alla bocca, succhiandole una alla
volta. La lingua disegna dei cerchi attorno al polpastrello.
“Diego,
ma…” la voce è poco più che un sussurro. Ansimando gli siede vicino.
Diego
continua a stuzzicarlo, gustando il sapore della sua pelle unito a quello della
cioccolata. Michele avverte un formicolio alle parti basse, e scopre che la sua
tuta non è poi così larga! Con l’altra mano gli scansa il ciuffo dal viso
portandoglielo dietro l’orecchio. Lo trova così bello, il nasino minuto, le
labbra imbronciate e un velo di barbetta.
Diego
che lo guarda a sua volta, si lascia scivolare la mano di Michele lungo il
torace nudo, tra i peli umidi e impiastricciati, intorno ai capezzoli bruniti e
giù fino al ventre piatto.
Michele
soffoca un gemito, non ha mai assistito ad uno spettacolo più sensuale. Sì,
forse sì, ma solo sul palco. Quella però è solo finzione, una recita, mentre in
quel momento, nella loro stanza è tutto reale, come sono reali le sensazioni
che prova. Con il fiato corto, come se avesse partecipato alla maratona di New
York, si sporge ad incontrare la bocca di Diego. La sfiora per un attimo,
titubante, poi si tira indietro. Solo per tornare a lambirla con la sua. Posa
baci leggeri, evitando il cerchietto. Diego lo lascia fare per un po’, ma ben
presto l’impazienza prende il sopravvento e rende quel bacio qualcosa di più
serio. Il contatto con il metallo del piercing è eccitante per Michele e il suo
cervello si sconnette, focalizzandosi solo sulla sua bocca e su quello che stanno
facendo. La lingua contro la sua, i respiri affannosi. Tutto rende quel momento
perfetto.
Sopraffatto
dall’emozione, Michele si stacca appoggiandogli le mani sul petto.
“Michi”
mormora Diego con voce roca, negli occhi del compagno può leggere il suo
turbamento. Dovrebbe scusarsi, ma in realtà, non vuole. Da troppo cova dentro.
“Sai
di nutella” replica Michele abbassandosi a leccare il ciuffetto di peli impiastricciato.
Diego
fa per protestare, ma non appena la bocca del pugliese entra in contatto con la
sua pelle, ricaccia indietro le parole. Un gemito strozzato è la sua unica
risposta. Le dita si insinuano nella chioma folta, spingendo verso il basso la
testa. Il piacere si propaga come un liquido sul pavimento.
Michele
continua il suo cammino, succhiando e lambendo il corpo dell’amico, il quale emette
solo delle parole senza senso.
“Dove
hai preso la cioccolata?” gli chiede alzando lo sguardo e indicando il
barattolo che intanto si è capovolto.
“Che
cazzo ti frega! Non ti fermare!” gli occhi da cerbiatto sono granati, la bocca
socchiusa per tentare di prendere fiato e il viso rosso per l’emozione.
Michele
lo guarda con dolcezza, poi, si stende su di lui, schiacciandolo con il suo
peso, le mani ai lati della testa di Diego e le labbra a sfiorarsi. “Dovrei
essere geloso!”
“Perché?”
“Ti
porti a letto la nutella senza di me” fa una voce così buffa che Diego non
riesce a restare serio. Gli ride in faccia..
“Che
ti ridi, scem!” protesta piccato. Fa per allontanarsi, ma il torinese gli
circonda le spalle con le braccia. “Non abbiamo ancora finito!” e sporgendosi
verso di lui, Michele incontra le labbra da baciare.
Tastando
con la mano il lenzuolo, Diego torna ad impossessarsi del barattolo di Nutella.
Ah! Come capisco Michele... per quell'agioletto lì io rinuncerei pure a tutta la cioccolata del mondo! Bella, puccia e sensualissima... sono un po' a corto di parole... io amo troppo la nutella e il cioccolato in generale come tu ben sai, ma di fronte a quell'immagine di Diego sporco sul letto!! Bah! ma che dico, ahimé, penso che se fossero stati spinaci sarebbe stata la stessa cosa!! XD
Wow...sensuale è dir poco! Molto emozionante. Certo entrare nella stanza e trovare il cucciolo in quelle condizioni... eh beh, sarebbe un bel regalo di natale!
Decisamente regalo di Natale e compleanno messi insieme. Credo che qualcuno potrebbe anche fare un patto con il diavolo per una sorpresa del genere. Grazie ragazze per il supporto. Sono felicissima di avervi suscitato la giusta immagine. Ma con due muse come loro come potrebbe essere altrimenti?
Questo blog è nato per tutti quelli che amano la coppia Caparezza/Diego Perrone (altresì detta Diegorezza) in odor di slash (slash fanfiction) e per coloro che amano Diego Perrone e il mitico Michele Salvemini come artisti, con un occhio speciale e fantasioso sugli altri musicisti che più o meno ruotano (o hanno ruotato) intorno a questa coppia. Welcome.
ATTENZIONE: tutte le fanfiction presenti nel sito che citano Diego Perrone e Michele Salvemini (Caparezza)e altri personaggi reali, sono da considerare sempre e tassativamente frutto della fantasia e del talento dell'autore. Non c'è niente di reale né è a scopo di lucro. In caso contrario, qualora si racconti un avvenimento "reale" non sarà una fanfction e verrà ben specificato.
Se non vi piace lo slash non leggetelo
Sublimando sul palco................................................................................................................................
-Durante fuori dal tunnel, alla frase: “Mi sento stretto come quando inchiappetto un topolino” (al posto di puffo, per adeguare alla scenetta) mimato un atto omosessuale, nella fattispecie CaparezzaVSDiego.
-Durante Bonobo Power, vengono imitati coiti e Diego, dopo aver tentato Capa al sesso bonobo, si consola prima con il tastierista poi con una banana.
-Durante una nuova versione di Fuori dal tunnel, Caparezza imita un nuovo coito omosex con uno stura lavandini sempre ai danni di Diego.
-Durante il dito medio di galileo, Diego presta il fianco alla famosa frase: “Temono il dito di Galileo tra le chiappe” mettendosi in posa per farsi infilare metaforicamente il dito medio tra le chiappe da Caparezza.
-Durante una delle tante versioni di Abiura di me, Diego dice: “Ti posso cliccare?” e dopo averlo toccato con la freccetta, arriva con un finto dito (tipo sempre mouse del pc) e lo sbatte sui genitali di Capa.
-In un'altra di Abiura, Caparezza impugna il pacman e "mima" di mordere qualcosa che pende dal corpo di Diego, indovina un po' cosa...
-Ancora Abiura di me, Diego fa la principessa del videogioco di Super Mario che amoreggia con Tetris, interpretato da Caparezza.
-Durante Kevin Spacey, Diego Harry Potter, sbatte la bacchetta magica verso il sesso per evocare un sortilegio contro la prostata di Caparezza.
-Durante stango e sbronzo Caparezza prende di petto le dimensioni della scimmietta di Remy (interpretata da Diego) e definisce le dimensioni del suo pene siffrediane.
-Prima di Auditel's family, per parlare del decadimento dei rapporti amorosi, Caparezza imita una telefonata ad una linea erotica e Diego interpreta una centralista hard con tanto di parrucca e movenze.
-Nel live de La fine di gaia, Caparezza spinge nel sedere di Diego la lancia, gesto però non legato ad una scenetta o altro. Così...
-In The auditel family, alla fine Caparezza svende tutto, persino una notte d'amore con Diego. Ma poi si pente e cerca il suo perdono tirandogli un bacio subito ricambiato
Ah! Come capisco Michele... per quell'agioletto lì io rinuncerei pure a tutta la cioccolata del mondo!
RispondiEliminaBella, puccia e sensualissima... sono un po' a corto di parole... io amo troppo la nutella e il cioccolato in generale come tu ben sai, ma di fronte a quell'immagine di Diego sporco sul letto!! Bah! ma che dico, ahimé, penso che se fossero stati spinaci sarebbe stata la stessa cosa!! XD
Wow...sensuale è dir poco! Molto emozionante. Certo entrare nella stanza e trovare il cucciolo in quelle condizioni... eh beh, sarebbe un bel regalo di natale!
RispondiEliminaDecisamente regalo di Natale e compleanno messi insieme. Credo che qualcuno potrebbe anche fare un patto con il diavolo per una sorpresa del genere. Grazie ragazze per il supporto. Sono felicissima di avervi suscitato la giusta immagine. Ma con due muse come loro come potrebbe essere altrimenti?
RispondiEliminaper l'appunto tra una settimana è ii mio compleanno. Va bene anche senza biglietto e senza carta da regalo. Potrei accontentarmi di un bel fiocco!
EliminaTe ne approfitti perchè compi gli anni prima di noi!
EliminaComunque, vedremo cosa riusciamo a fare! :o)