Titolo: Un dolce scherzetto Parring: Diego/Caparezza Genere: real
person slash Warning: NC 17 Disclaimer: è tutto frutto di fantasia, come sempre e niente è fatto
a scopo di lucro
Questa fiction è ispirata a Dolcetto o scherzetto?
Parring Jan/Miguel
******
Michele era annoiato da Halloween. In generale da tutte le festività
convenzionali e non da meno questa, tipicamente anglosassone ma che nell’ultimo
decennio aveva trovato terreno fertile anche in Italia. E si sa, il bel paese è sempre pronto ad accogliere una festa nel sacro
nome del consumismo Non aveva niente da fare Caparezza e i suoi amici erano
in giro per vari week-end, la sua fidanzata impegnata.
Distrattamente sedé sul divano. Che avrebbero dato quella sera in
tv? Horror, nient’altro che Horror!
Tanto valeva accontentarsi.
Col telecomando stretto tra le dita fece uno zapping furioso fino a
cadere su un vecchio film di Hitchcock. Rischiò di addormentarsi, motivo per
cui dopo cinque minuti cambiò canale. A rai movie davano una sorta di antenato
di Hostel. Guardò annoiato quello pseudo splatter che, se non altro, lo
tenevano sveglio. Il film narrava di una famiglia rapita da un oste pazzoide. Era
completamente rilassato quando un crepitio proveniente dalla porta-finestra lo riscosse.
“Che cosa è stato?” biascicò a voce alta. Pensò al suo cane, oppure ai
ragazzini per strada che cercavano i dolcetti. Nonostante la razionalità, non
poté evitare di impressionarsi. Quatto quatto si alzò per controllare. “Se c’è
qualcuno avviso, vi scateno il cane contro!” Urlò contro l’entità che si
muoveva dietro la tenda. Oltre la porta a vetri c’era qualcuno, ne fu sicuro. Michele
restò senza fiato nel costatare che non si trattava di una persona ma di un
grosso uccello, probabilmente gigantesco, che si era appollaiato sul porticato.
Ma che razza di volatile era? Un mostro o cosa?
“Se è uno scherzo non fa ridere!” In effetti non c’era proprio un bel
niente da ridere. Prese coraggio e spalancò la finestra. Un vento maligno lo
colpì facendolo rabbrividire. Non ricordava facesse tanto freddo. La sagoma di
quella strana creatura apparve minacciosa.
“Dolcetto o scherzetto?”
“Diego! Ma che cazzo...?!” le domande gli morirono in gola. Diego
Perrone era di fronte a lui e indossava un costume da vampiro. Quelle che a Michele
erano sembrate ali in realtà erano i cordoli del mantello.
“Ma non dovevi arrivare domani?” Michele era costernato. Non lo
attendeva prima dell’uno novembre, inizio delle riprese de La fine di Gaia.
“Sennò che scherzo è?” Diego era piegato in due dal ridere. La faccia
di Michele spaventato era troppo buffa.
“Non ci posso credere, a quest’ora di notte! Come sei venuto?”
“In volo!” Mosse le finte ali da vampiro saltellando sul posto. “Ti
piace il mio costume da Dracula?”
Michele sorrise finalmente rilassato. Non si sarebbe mai aspettato una sorpresa
così.
“Entra, che se stiamo qui ci prende come minimo il raffreddore”
Entrarono in casa. Michele osservò divertito il trucco di Diego. Era
davvero prefetto come vampiro: guance bianche, rossetto cremisi, eye-liner nero
sotto gli occhi. E il vestito faceva il resto. Sexy, anche meglio del solito, gli si seccò la gola. Succedeva
tutte le volte che si eccitava. E quando stava con Diego gli succedeva spesso.
Questi gli si parò di fronte. Un attimo dopo lo abbracciò.
“Insomma non sei contento di vedermi?” sussurrò mentre lo teneva
stretto forte a sé abbarbicandosi al fisico, immenso in confronto al suo.
“Non avrei mai pensato arrivassi con un giorno d’anticipo per passare
Halloween con me... che poi non gli ho mai dato importanza e anche tu mi
sembrava fossi allergico a questo tipo di stronzate, o sbaglio?”
“Non sbagli ma vuoi mettere la tua faccia spaventata? Sono settimane
che ci penso...” sorrise con dolcezza.
“Che dispettoso” Michele gli staccò una ciocca di capelli che ricadeva davanti
all’occhio per aggiustarla dietro l’orecchio mentre i nasi si accarezzarono.
Occhi negli occhi.
“Che bello che ci sei” Michele lo disse fissandolo con quell’intensità
che faceva piegare le ginocchia a Diego. “Pensavo che a Torino avessi di meglio
da fare”
“Meglio di stare con te?” Diego gli sfiorò l’ammasso di capelli ricci,
tirati indietro da una fascetta rossa. Michele si sciolse ulteriormente. Un po’
come il rossetto del finto vampiro che, ben presto, fu trasferito sulle sue labbra
e attorno alla bocca. Baciandosi, trotterellarono fino al letto. Una volta
riversi Michele studiò Diego.
“Vampiretto, sei complicato da scartare” gli scappò la famosa voce
nasale di Caparezza.
“Non so nemmeno io come ho fatto a mettermi ‘sta roba, specie questa specie di mantello o ali da
pipistrello!”
“Povero cucciolo. Ti aiuto io a spogliarti”
Diego fece uno sguardo tra il malizioso e l’angelico, poi sussurrò:
“Nada, non esiste”
“Perché?” Michele assunse un’aria preoccupata.
“Dopo che sono stato costretto a cambiarmi in aeroporto e a trovare la
faccia di girare così e poi trovare un taxi, lasciami almeno sentirmi vampiro
mentre faccio l’amore...”
“Uh uh... Diegone è sempre tutto una stupore... oltre che un
bollore...”
Diego annuì mentre lo aiutava a liberarsi dei pantaloni.
“Fai piano” si raccomandò il pugliese quando la mano intruppò le sue
parti basse.
“Cos’è, Halloween ti rende delicato?”
“Delicato? Sono così eccitato che non so se ce la faccio... passa
sempre troppo tempo dall’ultima volta” sospirò. Diego gli rubò un bacio sulla
guancia barbuta mentre il desiderio lo travolgeva. E non fece quello che
agognava per non affrettare troppo. Ma avevano tutta una notte davanti a loro.
“Togliti almeno i calzoni Dracula!”
“Fammi capire come” gli rispose mentre cincischiava con la strana
abbottonatura dei suoi pantaloni.
“Lascia fare a me. Conoscendoti come minimo rompi tutto”
“Dici che sarebbe una cattivissima idea?” Il torinese dilatò le
pupille.
Un lampo di lussuria attraversò lo sguardo di Michele che, un attimo
più tardi, optò per quella soluzione. La cerniera fuggì per aria e un brandello
del pantalone scucito da qualche parte sul pavimento.
“Deciso il ragazzo... !”
“E ora sei tutto mio” Michele affondò la bocca sul collo sdraiandosi su
di lui.
I baci si fecero sempre più intensi, mentre i corpi cercavano l’unione
in quegli attimi di concitato desiderio di essere una cosa sola.
“A questo punto il vampiro perde la sua supremazia e viene sopraffatto...
”
“Il vampiro non ha nulla in contrario... ”. Si fusero e per una dozzina di
minuti si amarono completamente dimentichi del vento fuori, o di qualsiasi
mondo oltre quella stanza.
Michele si gettò a peso morto accanto all’amante. Fiato grosso e goccioline
imperlavano la sua fronte.
“E secondo te Michele” arrancò Diego sudante e ansimante a sua volta:
“È stato più dolcetto o scherzetto?
“Diciamo un dolce scherzetto, degno di te!”
Sogghignando Diego si spostò tra le sue braccia e Michele lo accolse. “Il
tuo vestito di scena è ridotto in brandelli...” toccò un lembo di camicia dove
si era staccato un bottone, partito durante l’assalto.
“E questo significa che non avrò un cazzo da dare al negozio che me lo
ha affittato! E mi toccherà pagare la mora!”
Michele sorrise: “Lo sa che l’amo proprio signor Perrone?”
“Anch’io signor Salvemini” e sempre abbracciati tornarono a
sbaciucchiarsi.
Aw!!! Questa fic è stata decisamente un dolcetto per noi! <3 Che carino Diegone che si prepara per fare una sorpresa al suo Michele! E Michele che quasi si spaventava davvero! <3 E poi la dolcezza di tutto il resto ovviamente! Che gioiellino di fic! <3
Che bella sorpresa!!! Devo dire che la descrizione del sexy vampiretto ha seccato la bocca anche a me, non solo al signor Salvemini!!! <3 Sono troppo carucci, che si pensano sempre e non possono stare lontani! Grazie, proprio un bel dolcetto! :o)
Bellissima. Concordo con Annina, Diego versione vampiro è davvero da far mozzare il fiato. Mi farei volentieri dissanguare da uno così. Confesso che mi è piaciuta quasi di più dell'originale che che era un pò più hard, ma è sbavosa da matti. Diego così incartato è davvero un dolcetto appetitoso ed invitante.
Questo blog è nato per tutti quelli che amano la coppia Caparezza/Diego Perrone (altresì detta Diegorezza) in odor di slash (slash fanfiction) e per coloro che amano Diego Perrone e il mitico Michele Salvemini come artisti, con un occhio speciale e fantasioso sugli altri musicisti che più o meno ruotano (o hanno ruotato) intorno a questa coppia. Welcome.
ATTENZIONE: tutte le fanfiction presenti nel sito che citano Diego Perrone e Michele Salvemini (Caparezza)e altri personaggi reali, sono da considerare sempre e tassativamente frutto della fantasia e del talento dell'autore. Non c'è niente di reale né è a scopo di lucro. In caso contrario, qualora si racconti un avvenimento "reale" non sarà una fanfction e verrà ben specificato.
Se non vi piace lo slash non leggetelo
Sublimando sul palco................................................................................................................................
-Durante fuori dal tunnel, alla frase: “Mi sento stretto come quando inchiappetto un topolino” (al posto di puffo, per adeguare alla scenetta) mimato un atto omosessuale, nella fattispecie CaparezzaVSDiego.
-Durante Bonobo Power, vengono imitati coiti e Diego, dopo aver tentato Capa al sesso bonobo, si consola prima con il tastierista poi con una banana.
-Durante una nuova versione di Fuori dal tunnel, Caparezza imita un nuovo coito omosex con uno stura lavandini sempre ai danni di Diego.
-Durante il dito medio di galileo, Diego presta il fianco alla famosa frase: “Temono il dito di Galileo tra le chiappe” mettendosi in posa per farsi infilare metaforicamente il dito medio tra le chiappe da Caparezza.
-Durante una delle tante versioni di Abiura di me, Diego dice: “Ti posso cliccare?” e dopo averlo toccato con la freccetta, arriva con un finto dito (tipo sempre mouse del pc) e lo sbatte sui genitali di Capa.
-In un'altra di Abiura, Caparezza impugna il pacman e "mima" di mordere qualcosa che pende dal corpo di Diego, indovina un po' cosa...
-Ancora Abiura di me, Diego fa la principessa del videogioco di Super Mario che amoreggia con Tetris, interpretato da Caparezza.
-Durante Kevin Spacey, Diego Harry Potter, sbatte la bacchetta magica verso il sesso per evocare un sortilegio contro la prostata di Caparezza.
-Durante stango e sbronzo Caparezza prende di petto le dimensioni della scimmietta di Remy (interpretata da Diego) e definisce le dimensioni del suo pene siffrediane.
-Prima di Auditel's family, per parlare del decadimento dei rapporti amorosi, Caparezza imita una telefonata ad una linea erotica e Diego interpreta una centralista hard con tanto di parrucca e movenze.
-Nel live de La fine di gaia, Caparezza spinge nel sedere di Diego la lancia, gesto però non legato ad una scenetta o altro. Così...
-In The auditel family, alla fine Caparezza svende tutto, persino una notte d'amore con Diego. Ma poi si pente e cerca il suo perdono tirandogli un bacio subito ricambiato
Aw!!! Questa fic è stata decisamente un dolcetto per noi! <3
RispondiEliminaChe carino Diegone che si prepara per fare una sorpresa al suo Michele! E Michele che quasi si spaventava davvero! <3
E poi la dolcezza di tutto il resto ovviamente! Che gioiellino di fic! <3
Yuppi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
EliminaChe bella sorpresa!!! Devo dire che la descrizione del sexy vampiretto ha seccato la bocca anche a me, non solo al signor Salvemini!!! <3
RispondiEliminaSono troppo carucci, che si pensano sempre e non possono stare lontani!
Grazie, proprio un bel dolcetto! :o)
Grazie Annina, aspetto la tua eh, non è giusto che io elargisco sempre dolcetti qui E LE SIGNORE MAI!!!! xD
EliminaBellissima. Concordo con Annina, Diego versione vampiro è davvero da far mozzare il fiato. Mi farei volentieri dissanguare da uno così. Confesso che mi è piaciuta quasi di più dell'originale che che era un pò più hard, ma è sbavosa da matti. Diego così incartato è davvero un dolcetto appetitoso ed invitante.
RispondiElimina