giovedì 8 maggio 2014
Un passo dietro di te
Autore: Alex G
titolo: Un passo dietro di te
Pairing: Caparezza- Diego
Introspettivo
Rating: Pg
Questa storia è solo frutto della mia fantasia e non corrisponde alla realtà
Lo osservo, lui è lì, a pochi metri da me circondato
dai fan, da ragazzi accorsi ore prima solo per potergli parlare per pochi
secondi e farsi fare la foto con lui. Lo osservo da un angolino. Questo è il
suo momento e preferisco restare in disparte. Oggi non sono Diego Perrone, non
sono la sua seconda voce, ma colui che più lo conosce al mondo. Sono passati
talmente tanti anni dal nostro primo incontro che mi sembra quasi di stare con
lui da sempre. Gli occhi gli brillano, è felice di essere tra chi lo ama. Un
bambinetto di poco più che tre anni allunga le braccine verso di lui. Mi scappa
un sorriso pensando a come deve essere Michele visto con i suoi occhi: alto,
lungo e coi capelli folti come i rami di un albero. Mi si scalda il cuore
osservandolo. Lui è sempre così disponibile, dolce e sorridente. Siamo qui a Roma Est
da un’oretta ed è ancora pieno di entusiasmo. A volte lo invidio per la sua
pazienza e soprattutto per il suo carisma. Io non sono come lui, sono un po’
chiusone, ma in fondo, fa parte della mia natura torinese. Noi torinesi siamo
chiusi, freddi e anche scostanti, mentre lui racchiude quello che c’è di bello
nel popolo pugliese. Siamo insieme da così tanto che anche Michele a volte
dimentica che non sono pugliese come lui. Ho imparato il suo dialetto che sulle
prime mi sembrava quasi un’altra lingua, mentre ora trovo sia il modo di
esprimersi più bello che esista. In fondo, come potrebbe non piacermi? È quello
che lui è, gli appartiene. Certe volte quando siamo soli gli chiedo di parlarmi
in molfettese e lui mi sorride malizioso, poi mi fa ridere con i suoi modi di
dire che in qualche modo cominciano a diventare miei. L’altra sera poi ho
provato un brivido quando ci hanno chiesto di fare una foto insieme. Neanche lo
ricordo più da quando io e Michi non ci facciamo fotografare insieme, vicini,
anzi in quel caso quasi abbracciati. Non gliel’ho confessato, ma sono stato
così bene, tra le sue braccia forti, la testa poggiata sul suo petto e il
profumo che lo caratterizza, ad invadermi le narici. Se penso che manca meno di
un mese dall’inizio della tournée, l’eccitazione parte rendendomi impaziente.
Il suo sguardo ora sembra cercarmi, ma so che non è così. I nostri occhi si
incontrano e io avverto un’improvvisa ondata di calore e le gambe mi tremano
leggermente. Solo lui riesce a farmi provare delle emozioni simili, ma non è
niente in confronto a quello che provo quando sono sul palco accanto a lui. Mi
ritrovo a sorridergli e lui ricambia sostenendo il mio sguardo. Lui sa quello
che provo, non ho alcun bisogno di dirglielo perché lo capisce. Ogni mio gesto,
anche il più semplice trasuda il mio amore e la mia devozione per lui. Michele
sa che lo seguirei anche all’inferno, quell’inferno di Dante che canta in
Argenti vive, una delle canzoni più intense di Museica. Continuando a sorridere
abbasso la testa e attendo. So che mi toccherà attendere ancora qualche ora, ma
ne varrà la pena perché dopo potrò averlo tutto per me.
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Delicata e composta, proprio come Diego nella foto. Hai dimostrato che certi sguardi, la percezione di certe atmosfere, l'energia che si percepiva, tutto ciò ha il potere tirare fuori ispirazioni dolcissime e delicate, come un tocco di farfalla e colpire al petto come una pallonata. Complimenti
RispondiEliminaEcco che lo rileggo, ed ecco che mi commuovo per la seconda volta e devo scrivere con gli occhi velati. Così tenero e così dolce il sentimento che si sprigiona da queste righe. Hai colto l'essenza del loro rapporto talmente bene... lo rileggo e so che se ne andrà ancora qualche lacrima, ma è bello piangere così. Grazie Alex
RispondiEliminaGrazie ragazze- Siete dolcissime e sono contenta che vi sia piaciuta. Vi adoro e adoro loro, sono una vera ispirazione
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