domenica 1 giugno 2014

Ora come allora, capitolo 21 ULTIMO CAPITOLO DELLA PRIMA PARTE







Titolo: Ora come allora
(Una vacanza indimenticabile)
Autori: Giusipoo/Annina
Pairing: lo scoprirete leggendo
Genere: AU/Commedia/Romantico/Erotico/Introspettivo/Flashback/A più voci
Rating: PG, slash, NC 17
Disclaimer: come sempre è tutto frutti di fantasia. Abbiamo attinto a quella e alle immagini di sei personaggi interessantissimi.



due ragazzi cercavano un passaggio per il sud




Diego


Che discorso fai Michi! È come se io mi facessi Fabio da solo, o Davide da solo. È chiaro che non sarebbe lo stesso e magari se succedesse, uno di voi si ferirebbe no? Sarebbe come sentirsi un po’ traditi. Però se ci penso mi domando: ma io davvero mi sentirei tradito se Michi passasse un pomeriggio di sesso da solo con Davide? O con Gabri? Vi confesso una cosa: forse, arrivato a questo punto... ehm no, non mi importerebbe. Forse mi turberebbe un pochino all’inizio, ma solo un pochettino lo giuro! Insomma che male ci sarebbe? Tu cosa ne pensi Fabio...

Fabio

Torno dalla falegnameria e trovo Michele che si fotte il mio Gabri? Gelosia? Mi butto nella mischia senza farmi la doccia? Non lo so... dai! Se ci fossero gli altri, non mi scucirebbe. Qualche volta è successo durante i tour che un’ammucchiata iniziasse e uno di noi non c’era. Ma sono stati dei casi ed eravamo davvero tanto fuori. Non c’era una regola ed è giusto che non ci siano regole. Soprattutto se inizieremo a vivere insieme

Gabriele

Io la penso proprio così, come Fabio! Michi non guardarmi così! È tutto giusto, e bello. Sarebbe una convenzione pensare che per essere felici ci vogliono delle regole. Secondo me ci vuole solo amore e rispetto. E non vedo proprio in cosa mancherei di rispetto a Fabio se mi facessi amare da Diego o da Michele, Nicola o Davide. Non dal panettiere, certo (ride).

Michele

Il problema è proprio quello Gabri. Se non ci regoliamo almeno un po’, prima o poi non ci sarà problema a farlo fuori dal cerchio. Perché io potrei impedire a Diego di sentirsi sessualmente attratto da un altro uomo che non è uno di noi? O io potrei evitare di sentirmi attratto da una donna o da un altro ragazzo? So che Diego ne soffrirebbe ma poi mi lascerebbe andare. Fa parte del suo modo generoso di amarmi e sono così fortunato ad aver trovato uno come lui, con un cuore così grande e generoso. Ma soffrirebbe sicuramente all’inizio. E poi qualcosa si romperebbe. Per il discorso che ho fatto prima, dello svegliarmi e pensare a una vita senza Diego io dico no, non penso che rischierei per un’alzabandiera di ferire il mio amore, di farlo soffrire.

Gabriele

Molto romantico ma se Diego non ne soffrisse? Se lui fosse felice per te che sei felice e tu fossi felice perché Diego trova qualche piacevole alternativa alla cerchia? Come la chiami tu? No, forse io sono un po’ troppo figlio dei fiori persino per voi.

Fabio

Confermo, io e Gabri questi discorsi ogni tanto li facciamo. Ok, non è mai capitato che ci tiri per un altro ma se capitasse? Beh io lo lascerei giocare, lui lascerebbe giocare me.

Gabriele

È facile da capire Michi, segui me: io e Fabio siamo legati, indissolubilmente. Se lui mi lascia scopare in giro non mi ha abbandonato, ha solo allungato la corda, come si fa con i cani quando lo lasci allontanare un po’, perché ti fidi di lui, e gli lasci i suoi spazi, ma lui resta legato a te da quel cappio alla gola. Ma non gli pesa perché è il cappio alla gola che lo tiene legato a te, che ti fa sentire protetto, che vi fa sentire entrambi protetti.

Michele

E dimmi un po’ Fabio, quante volte hai allungato la corda con Gabri? La cosa sembra essere molto realistica.

Fabio (si gira guarda Gabriele)

Gabri era vergine quando mi ha conosciuto. Sessualmente ha avuto soltanto me e voi. Dopo che Nicola è andato via siamo sempre stati in coppia, fedeli e tutto. Poi è capitato che si conoscessero altre persone, intendo interessanti. Per scopare ecco! Vedi: in una coppia gay questo è quasi consuetudine. È la tua parte etero che non te lo fa concepire.

Gabriele

Ora però che la cerchia si è di nuovo formata dubito che riaccadrà.

Michele

Tu lo sapevi Diego?

Diego

E non te lo avrei mai detto? L’ho pensato certo, ma non mi sono permesso di impicciarmi. Cazzo, lo so. Ora ti starai chiedendo se lo volevo pure io e ho evitato di chiederti, di lasciarmi libero! Ma io mi sento libero e no, non mi è pesato. Però perché non ho conosciuto nessuno di interessante ma sì, te lo giuro, se troverò qualcuno interessante che mi piace così tanto, giuro che te lo dirò! Ok?

Michele

Lo so che me lo diresti, non c’è bisogno di giurare, mi fido di te più che di me stesso. Bene, poco più di un’ora e siamo arrivati. Che si fa? Cioè come siamo d’accordo? Andiamo a casa e ci troviamo dopo, andiamo subito da Davi, ci vediamo domani. Non ho nemmeno pensato di chiederglielo quando li ho sentiti. Mandiamo un messaggio o avete voi un’idea? Mamma mia che bisogno di caffè che ho. Almeno due, anzi tre tazzine.

Diego

O il tuo tazzone, quello che ti fai alla mattina appena sveglio! Una caffettiera da sei bella piena se la beve solo lui! Per me ne prepara un’altra, più piccola, ma io mi limito a una tazza e se non glielo tolgo, si beve anche quello che rimane. Come Gabri? Perché glielo tolgo? Ma scherzi? Non gli fa mica bene tutto quel caffè, non gli fa bene nemmeno tutto quello che gli lascio bere, ma lo fa da sempre. Oh, devo curarlo, lui è il mio uomo, non voglio che stia male. Però Michi, se vuoi ci fermiamo a bere qualcosa, anche perché stai guidando da un po’, sarai stanco che a te non piace guidare, l’ho già detto. Ma allora? Chi chiama Davi o Nico per sentire? Ah, bravo Gabri, stai già facendo. Chi è al telefono? Davi? Daviii ciaooo! E va beh Gabri, ti ho urlato nelle orecchie, ma volevo salutare il mio amico. Dimmi, che dice?

Gabriele

Dice Davi che sono in montagna da ieri, e tornerebbero domani, però se vogliamo vengono stasera anche loro, o già che siamo in viaggio, li raggiungiamo noi. Si Davi, ora decidiamo, aspetta lì! Cosa facciamo ragazzi? Dimmi Fabio? Sei stanco? Ah, va bene dai, allora rimandiamo a domani e ci fermiamo a casa. Sentito Davi? Sì, il vecchietto è stanchino! Mi sta guardando male, ma l’ha detto lui mica io! A domani ragazzi, venite da noi? Ah, va bene, spargo la voce! Si sì, a me va benissimo. Un bacio Davi, anche a Nico un bacio. Da tutti, sì!
Allora ha detto Davi che tornano in mattinata e che ci aspettano da loro, quando vogliamo. Mangiamo da loro, poi passiamo la giornata come ci pare, e la sera vorrebbero che ci fermassimo a dormire. Davi vuole fare come quella volta, che ha messo la musica per tutta la notte, e abbiamo dormito lì, nella sala di registrazione. Vi ricordate che bello? Eravamo in tanti, era stato un bell’evento. Beh, domani lo fa solo per noi. Mi piace l’idea. Accidenti, guardate che tempo! Abbiamo fatto il bagno e preso il sole solo ieri, e qui sta per piovere. Anzi piove. Tutto bene giganti, lì davanti? Non vi si sente più.

Fabio

Io ribadisco, sono stanco e non vedo l’ora di fare un bagno e di ficcarmi sul divano! Quasi quasi sono contento che non ci vediamo stasera coi ragazzi, non mi sarei goduto la serata. Invece così, cenetta, divano e Gabriele. E non ho bisogno di altro. Però se voi due volete venire da noi siete i benvenuti, capito Michele? Ti sei azzittito davvero, ci fermiamo dai, beviamo qualcosa: non ti senti bene? È raro vederti così.

Michele

No Fabio, grazie, sto bene, solo forse sono un po’ stanco anch’io, non tanto fisicamente, no, soprattutto sono stanco di guidare, come dice Diego guidare mi stressa, sto teso, e poi ne risento. E tutte le volte che capita poi alla fine mi viene il mal di testa. No, ora non ce l’ho, ma un caffè mi farebbe fare pace col mondo. Dai, magari mi aspettate su se volete, al primo autogrill scendo e vado di corsa a prendermene uno. Ecco, guarda, fra cinque chilometri. Lo so, è stupido che ormai siamo arrivati, ma mi fa bene, sai che il caffè è un vasocostrittore e… scusate, non volevo tediarvi coi miei rimedi naturali. Comunque funziona. Mi fermo qui davanti. Ma Diego? Non parla più? Come dorme? Non è da lui! Fa vedere! Ma non starà bene? Eh Gabri, ho capito che se dorme vuol dire che sta bene, ma non è normale! Va bene, lo lascio stare. Vi porto qualcosa? Come dici Gabri? Che tocca a te chiedere se qualcun altro non sta bene? Ah, tutti abbiamo detto… va beh, diciamo che siamo tutti un po’ stanchi, anche tu elfo hai gli occhietti da sonno! Ah, ho ragione, vedi? Corro dai.

Fabio

Intanto che Michele beve mi metto alla guida, lo lasciamo a rilassarsi. Diego continua a dormire? Però è strano davvero. Non avrà dormito a sufficienza stanotte. Ecco che torna Michele. Dai salta su, si guido io che a me piace. Cos’hai lì? Cioccolato per Diego! E quello? Un portachiavi? Ah un mp4: ma è Darth Vader! Mitico, Diego sarà superfelice! I comandi? Sotto. Bello. La vostra passione! Quattro chilometri e usciamo a Torino! Eccoci. Noi dovremmo fare spesa, vero Gabri? Anche voi? Mi fermo qui o in paese? Qui, va bene. Bisognerà svegliare quel ragazzo. No? Lo lasciamo qui? Ma sì, non ce lo rapiranno no? Andiamo noi tre.

Michele

Che delirio! Pieno di gente! Forse perché piove che vengono tutti a ripararsi al supermercato? Beh, facciamo in fretta, io sono già stufo. Un carrello e via. Io non so cosa comprare, sono sempre un po’ indeciso, è Diego il cuoco di casa, è lui che pensa agli approvvigionamenti! Bene, pane, latte, caffè, qui vado sul sicuro! Poi… boh, che stress, va a finire che mi viene davvero il mal di testa.

Gabriele

Hey, guardate là chi arriva? Ciuffo dritto e sguardo allucinato?

Michele

Oh, Diego! Si è svegliato: ci sta cercando, aspetta che lo raggiungo. Perché dovrei aspettare? Ma dai, poverino guardalo, ha lo sguardo afflitto! Diè! Siamo qui, vieni. Eccoti qui, hai dormito cucciolo. Come dici? Ti sei svegliato e ti sei spaventato che non c’eravamo? E che pensavi che ci avessero rapiti gli alieni a tutti e tre? No, dai, non ti prendo in giro, anzi un bacio, subito. Senti, cerca di svegliarti e aiutami a fare spesa che sto impazzendo io, lo sai che senza lista, non ce la faccio. Risotto stasera? Va bene, volentieri, oh che meraviglia, che la spesa la fa lui. Guardalo com’è già attivo! Ecco qui, un bel carrello pieno. Andiamo và. A bordo ragazzi, che ce l’abbiamo fatta. Ah, Diè, ti avevo preso il cioccolato all’autogrill, ma ora hai già rifatto scorta alla Coop! Vuoi lo stesso? Tieni.

Diego

Oh, quello con le fave di cioccolato: buono! E questo cos’è? O cazzo! Darth Vader! Cos’è Michi, un portachiavi? No! Un mp4! Divino! Ma è bellissimo, non vedo l’ora di caricare la mia musica, quello che avevo ora ormai non funzionava più, ma questo… oddio grazie amore! Come no? Certo che scavalco, vieni qui dammi un bacio. Lo so Fabio che tecnicamente sul furgone non si potrebbe stare slegati, ma tecnicamente non si potrebbero fare tante cose, nemmeno i bocchini all’autogrill. Ridi, ridi. Siamo arrivati? Quel pisolo mi ha rinvigorito! Invece voi mi sembrate tanti zombi! Eccoci a casa. Passate da noi Gabri? No? Se volete fermarvi a cena, vi beccate risotto porri e taleggio. No? Peggio per voi! Ma no, scherzo, dai. Ci becchiamo domani. Anche i bagagli li scarichiamo domani? Ma sì, non abbiamo tanta roba, a parte gli strumenti. Cazzo se piove! Il cielo su Torino è buio Michè: soffri? Vorresti tornare nella tua Puglia? Un po’ di nostalgia, vero? Ce l’ho anch’io, ho la sindrome da vacanza: un bel magone, insomma! Bene ragazzi, a domani allora. Bacio Fabio, stringimi anche tu gigante, che sto soffrendo. No, non sono scuse, lo sai che io ho sempre il magone dopo le feste o le vacanze: e questa non è stata una normale vacanza. Gabri, fratello, vieni qui. Ciao, ciao. Entriamo Michi, ci stiamo inzuppando qui, e poi mi viene da piangere.

Michele

Dai Diè, rilassati, vedrai che ti passa subito, è andata così bene, adesso ne parleremo per altri tre mesi e sarà come essere ancora in viaggio. Senti, vuoi fare prima tu in bagno, così poi prepari il tuo risotto? Vado ad aprire le finestre io, cambiamo l’aria. Facciamo così. Oh senti che bel profumo d’aria e di acqua. Già fatto Diego? Vado io allora, torno subito.

Diego

Eccoci qui Michele. Da un po’ non stavamo soli, non mi dispiace ti dirò. Visto che bella tavola che ho preparato? Le candele, i bicchieri di cristallo. Il vino lo scegli tu, che te ne intendi, io ho fatto in cucina. Senti un bel profumino dici? Speriamo che sia buono. Dai sediamoci. Un brindisi Michi: alla nostra bella vacanza, al nostro concerto, alla reunion del nostro gruppo, ma soprattutto a noi due, amore. Sono stati giorni incredibili, ci siamo divertiti tanto, abbiamo sofferto un po’, ci siamo amati parecchio. Siamo fortunati, penso che abbiamo proprio tutto no?

Michele

Sì Diego, siamo molto fortunati, abbiamo anche più di quanto ci occorra avere, ma soprattutto abbiamo tanto amore in noi e intorno a noi. Salute Diè. Dai adesso attacchiamo questo risotto, che ha un profumo da volare via! Sempre un genio tu in cucina, è fantastico, dovevi fare il cuoco, non il parrucchiere, o il pittore. Ma sei ancora in tempo per farlo, no? Ah, dici che potresti farlo in America? Un piccolo ristorante? Accidenti, bello, ma sai quanti soldi ci vorranno per aprire un ristorante? Però… ci penseremo. Tanto paga Davide. Ridi eh? Non mi ci vedi proprio a fare lo stronzo con i soldi degli altri. Questa è una caratteristica che ha preso solo Nicola in famiglia. Nicola e anche altri certo, ma io no. Senti che ti propongo: tu ai fornelli, io in cantina. Non male. Potremmo fare noi il vino sai? In California ci sono dei vigneti importanti, nella Napa Valley. Prendiamo una vigna, la coltiviamo tutti insieme. Certo che i nostri sogni sono sempre grandiosi. Ora basta davvero, ho mangiato come un lupo. Cosa vuoi che slacci i calzoni, che ho la tuta! Tolgo la tuta? Ma no, va bene così, ora… che fai Diego? No, non credo di aver mangiato troppo, in fondo. Ma sappi che sarà pericoloso per te, qui posso farti gridare finché mi pare, che non ti sente nessuno. Provaci? Provaci mi dici? Ci proverò Diè, o se ci proverò. Ma tu sei già al lavoro. Ti ho mai detto che ti amo? Oh cazzo se ti amo! I tuoi morsetti mi fanno impazzire amore, continua sì…

Diego

Mi piace che mi parli quando facciamo l’amore, mi piace così tanto, e che mi passi le mani tra i capelli quando te lo succhio, amore, sì… andiamo di là in camera? Vuoi legarmi al letto? Va bene, ci sto, ma stasera non dovrai imbavagliarmi. Oh, mi piace Michi… che fai… oh, anche tu sei bravo
Però, è dura non potersi muovere; come non dimenarti dici? Ma tu mi stai impazzire, lasciamelo andare, o finirà tutto tra poco! Ma come non pensare, come si fa a non pensare quando ho l’uccello nella tua bocca e la tua mano che mi tormenta… oh cazzo, Michi, non penserai che mi faccio bastare un dito… oh però… ora voglio di più Michi, voglio tutto e subito!

Michele

Sei pronto eh, Diè? Sei bello ragazzo mio, fatti accarezzare ancora un attimo, il tuo bel viso, la tua bocca da mangiare, fatti baciare dappertutto, no che non ti slego Diego, no che non ti slego, sei mio prigioniero sei mio… vero che sei mio? Sì, così, dimmelo amore dimmelo, dimmi cosa vuoi. Lo vuoi dici… va bene eccolo, lo senti Diè? Oh, sì lo senti…dai Diego, dai…aspetta, io sto per venire, ecco, dai Diego anche tu con me, anche tu. Sì, te lo prendo, ti faccio io, ti faccio tutto, ecco…più forte? Va bene così? Sì Diè, si urla Diego, urla, sentirti urlare mi fa impazzire. Ti amo troppo Diego. Ti amo.
Oh, il fiato, manca… aspetta che ti slego amore. O cazzo, avevo stretto troppo mi sa. No? Ti è piaciuto così? Bene allora. Mi sta venendo sonno adesso. Anche a te dici? Dormicchiamo Diè? Vieni qui cucciolo, sono felice di averlo fatto stasera. Perché? Non lo so, sai? Ma comunque so di essere felice. È tanto no? Buonanotte amore, buonanotte anche a te.

***

Ma che ore sono? Ah, le tre. Già. L’ora dei pensieri. Sempre alle tre mi sveglio quando ho qualcosa che mi preoccupa. Cosa mi preoccupa? I miei soliti spiriti maledetti. Ma oggi ancora di più. Diego mio, come sei bello qui sul mio petto. Come pensare che potresti non esserci più. Che stupido sono, perché devo pensarlo. Diego non è Gabri. E anche se fosse, l’importante è che comunque tornerebbe da me no? Oddio che piango. Non è possibile. No Diego, non guardarmi coi tuoi occhioni, non ora, perché ti sei svegliato…

Diego

Amore? Michele! Che cosa c’è! Stai piangendo? No, ti prego, cosa c’è che non va? Non stai bene? Cosa sai che non so? Michele parlami, tu non hai mai pianto, quasi mai almeno. Solo quando tuo padre se n’è andato, e forse un paio di altre volte. Ma perché adesso? Amore mio, fai piangere anche me, tirati su, siediti, calmati. Spiegati ti prego. Hai paura di perdermi? Ma perché dovresti perdermi? Io ti amo Michele, da vent’anni nello stesso modo. Perché ti fai queste pare? Ma non esiste, io dormirò sempre, per sempre sul tuo petto! No amore mio, vieni qui dal tuo Diegone, vieni, stai tranquillo. È per i discorsi di oggi vero? Per quello che dicevano Gabri e Fabio, ma noi siamo Diego e Michele, non siamo tutti uguali. Io non ho mai incontrato nessuno che mi piacesse tanto da volermi togliere uno sfizio, e tu nemmeno no? Nessuno e nessuna. Guarda che chi sta peggio sono io, tu potresti toglierti milioni di sfizi, uomini e donne! Io solo la metà cazzo! Ridi Michè, ridi. Lo sai che il nostro amore è diverso da tutti gli altri, noi siamo diversi. A me basti tu, io ti guardo e sto bene, ti ascolto e mi calmo, ti bacio e vado in paradiso. Per divertirci ci bastano gli altri ragazzi, i nostri ragazzi. Ma senti, se un giorno o io o te, dovessimo proprio prendere una sbandata, la prima cosa che faremo sarà parlarne fra noi, decideremo insieme vedremo insieme cosa fare. Ma anch’io sono geloso di te, Michi, lo sai. Hai sempre tutte quelle donne che ti ronzano intorno. E io come posso competere con una donna? Vedi che sto peggio io? Lo so, è vero quello che diceva Fabio, che i gay la pensano un po’ diversamente rispetto agli etero, sul divertimento sessuale. Ma io e te non siamo nemmeno più un gay e un etero, siamo più avanti, più su. Non farmi dire tre metri sopra il cielo. Mi ci hai portato tu a dirlo! Anche a me fa schifo! A me di più. Va bene, vorrà dire che domani metterò un lucchetto su ogni ponte del Po. Dai Michele fammi un sorriso, dammi un bacio. E stai tranquillo. Il mio amore sei tu, e mi basti. Per tutte le mie e le tue fantasie, che coincidono sempre, ci sono gli altri nostri amori. Lasciami mettere al mio posto, sul tuo cuore, sì Michi. Per altri quarant’anni, il mio posto sarà questo.

Michele

Questo significa che fra quarant’anni potresti decidere di lasciarmi? No, non lo accetto. Scusami Diego, sono stato una piaga stanotte, ma forse è stato meglio che tu ti sia svegliato, così abbiamo parlato, ora sono tranquillo. No anche prima, lo sai, ti amo, mi fido, ma la gelosia un pochettino mi tormenta. Lo so che anche tu sei geloso, ma tu sei il bello della coppia. No, certo, anch’io, vabbè. Ora sto bene sai Diego? Grazie davvero. Di esistere? Quella frase che è ancora più terribile di tre metri sopra il cielo? Oh, che roba. Dormiamo ora amore mio, sono tranquillo, non  piango più per i prossimi quarant’anni, hai detto, no? Però se tra quarant’anni arrivi e mi dici che vuoi farti  qualcun altro, ti uccido, sappilo. Come non lo so, ho tempo per pensarci. Baciami cucciolo, baciami. Mmm… la tua bocca amore mio, adoro la tua bocca. Qui, al tuo posto; fai bei sogni Diego, io li sto già facendo. Sognerò te sul surf, mentre vinci la tua gara. Oh, se sei bello Diè, coi calzoni da surfista, in piedi sulla tavola, mentre sfidi l’onda… buonanotte Diego mio. Ti amo. Mi ami, lo so.



(QUI FINISCE MA.... CONTINUA CON LA SECONDA PARTE) 

1 commento:

  1. Uff, peccato che si sta avvicinando la fine di questa meravigliosa avventura durata oltre venti anni. Mentre i nostri quattro amici/amanti tornano verso Torino, tirano le somme e riflettono sui rapporti che li legano o su improbabili tradimenti il tutto condito con coccole e amore. Bellissima conclusione con Michele che ringrazia Diego di esistere e di essergli al suo fianco.

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