martedì 4 febbraio 2014
Ora come allora, capitolo diciassette
Titolo: Ora come all’ora (Una vacanza indimenticabile)
Autori: Giusipoo/Annina
Pairing: lo scoprirete leggendo
Genere: AU/Commedia/Romantico/Erotico/Introspettivo/Flashback/A più voci
Rating: PG, slash, tassativamente NC 17
Disclaimer: come sempre è tutto frutti di fantasia. Abbiamo attinto a quella e alle immagini di sei personaggi interessantissimi.
due ragazzi cercavano un passaggio per il sud
Capitolo
17
Gabriele
e Diego (la mattina dopo, fuori in
veranda)
Gabriele
Perché hai ricominciato a fumare? Mi
pareva che avessi smesso! Non è che c’è qualcosa che non va tra te e Michi?
Diego
Scherzi? No anzi, me ne faccio giusto
cinque o sei al giorno di norma, ma qui in vacanza magari si sfora un po’. No
tra me e il mio Michi non potrebbe andare meglio come te e Fabio. È stata
proprio un’idea pazzesca. Anche Nicola e Davide li vedo tornarti bene insieme.
Sì, questa volta mi sa che ce la fanno a restare insieme sai? Non so me perché,
ma me lo sento, e non lo dico solo per come è andata la serata.
Gabriele
La serata è stata pazzesca. Dopo che
Michele mi ha preso e Fabio me lo ha sbattuto in bocca, pensavo di morire.
Abbiamo evitato per tanti anni di farlo in quattro. Penso c’entrasse anche
l’imbarazzo misto a paura dopo il tuo strangolamento. O forse è davvero solo
perché Nicola se n’era andato, ma non si può certo dire che non ci mancasse
farlo tutti insieme. Ci pensavamo, eccome se ci pensavamo!
Diego
Io sempre ci pensavo Gabri. Inevitabile.
Però è stato anche bello così, quegli anni ci siamo divertiti, poi c’è stata la
parte matura, dove siamo state due coppie assennate, ma ora potrebbe tornare
tutto come allora e non sarebbe male. Ma torniamo a ieri. Che figata! Preso da
tutti. Ha iniziato Michi le danze, poi Nicola ha proseguito, come al suo solito
aggressivo, quasi violento. Ma diciamolo, è anche il suo bello questo. I modi
un po’ violenti li trovo eccitanti. Anche con Michele giochiamo. Tipo a
legarci, a farci un pochino del male. È bello anche così, no?
Gabriele
Sì, anche io e Fabio. Noi facciamo tanti
giochi in falegnameria, ma niente di rischioso, quella cosa tua quella volta lo
ha proprio traumatizzato. Parliamo di Davide dai, sembrava così felice ieri.
Tra le braccia di Nicola intendo ma anche tra le nostre. Tu lo hai mai visto
così felice come ieri?
Diego
Non negli ultimi anni. Ora però mi fa
anche un po’ male il culo sai? Ma quante volte sarò venuto? Io non me lo
ricordo...
Gabriele
Nemmeno io Diego.... (ridono)
Nicola
Cosa avete da ridere voi due? Confabulate
ancora per il concerto? A proposito. Michele, che mi ha svegliato lo stronzo,
sta blaterando che bisogna andare ai templi e poi ci sono le prove. Che palloso
mio cugino.
Gabriele
Si parlava di ieri, della nostra maxi
scopata.
Nicola
Che poi per quella cosa di spostarci tutti
in camera, che io non ero d’accordo, abbiamo dormito su un letto pieno di
sabbia! La doccia dovevamo farla prima non dopo! Però vai. È stato tanto bello
rifarlo tutti insieme. E ragazzi se siete ancora più porcellini di allora. Voi
due poi delle vere zoccole in calore. Io non ci credo che in quindici anni non
ci avete dato giù a orge. Smettila di guardarmi così Diego, che poi con quegli
occhioni là mi viene voglia di risbattertelo prima in bocca e poi al culo.
Gabri non essere geloso, che poi ce n’è anche per te. Ecco Michele!
Michele
Nicola, smettila di fare il gradasso. Ho
lasciato là dentro Fabio e Davide che dormono abbracciati. Sembrano quelli che
hanno resistito più della nostra notte dissoluta. Io ho dormito abbastanza.
Dici della sabbia sul letto Nico’?! Ma io ero così stanco che chi l’ha sentita
la sabbia. Dopo che siamo tornati nel bungalow ossia prima del bagno collettivo
al mare, abbiamo ricominciato a scopare. È stato proprio bello. Tutti e sei nel
letto come i vecchi tempi. Vi guardavo al chiaro di luna, solo un lumicino
acceso nella stanza, tutti belli presi. È stato sexy ma anche un po’
commovente.
Nicola
La cosa che conta è che io, il
sottoscritto sottolineo, si è ricordato di accendere la telecamera così
finalmente ci siamo filmati cazzo! E potremmo rivederci.
Diego
Te lo concedo Nicola. Anzi perché non vai
a prendere la fotocamera così ce ne rivediamo un pezzettino?
Nicola
Vuoi rivederti mentre ingoi cazzi ovunque?
(Ridacchia)
Michele
Nicola, ti ricordo che quando non si sta
scopando dovresti tenere un linguaggio più consono.
Nicola
Ma smettila cugino che al frocetto lo
eccita quando lo tratto così. Ammettilo Diego, ammettilo che ti piace quando ti
insulto. Quando dico che sei la più troia di tutte le troie.
Diego
Ma Michele lo sa che è così. Ecco la
telecamera, grazie Gabri. Torniamo indietro. Ah sì, ecco si vede Michele che si
fa Gabriele e mentre lo succhia a Fabio, e io in mezzo a Nicola e Davide. Poi
Fabio ha sostituito Davide e Gabriele me lo ha preso in bocca. Umh... se è
stato intenso. Sì, inteso è il termine giusto. È stato bello che mi siete
venuti tutti in bocca, come mi piace! Ma ve lo ricordavate? Secondo me ad un
certo punto ve lo ha chiesto Michele. Poi siamo scappati nudi a fare il bagno.
Bellissimo.
Fabio
Ragazzi, buongiorno. Io sono affamato! Ma
qui si mangia? Cioè ci daranno la colazione?
Michele
Direi! È un hotel. E poi andiamo ai
templi. Dopo vent’anni, vieni qui amore, baciami. Levati Nicola, che non le
voglio le tue labbra sul mio collo, che schifo! Ok, certo, vi amo a tutti, ma è
Diego il mio amore.
Nicola
Certo che mi ami! Ma anch’io vi amo.
Davide, certo, lui è diverso, lui lo amo in un altro modo che non si può mica
spiegare. Mai stato così innamorato di qualcuno, certo, ma mi piacerebbe una
cosa. Ci pensavo ieri mentre facevamo il bagno e ridevamo schizzandoci.
Schizzandoci con l’acqua del mare intendo. Ahahaahah! Ma se ora io e Davide
tornassimo insieme, perché non vivere tutti insieme? Io mi sono piazzato a casa
di Michele e Diego perché ho finito tutti i fondi, per colpa della droga e del
divorzio. Ma ora non mi faccio da anni, da tanti anni ormai, potete darmi una
possibilità?
Gabriele
Questo dipende da Davide. All’epoca in cui
gli Skulls andavano forte e si viveva a casa sua, beh io ci pensavo. Che si
sarebbe potuto vivere anche così, tutti insieme. Non solo mangiare insieme e
scopare insieme, ma un concetto di vita più ampio...
Michele
Ci ho pensato eccome! Anche a me sarebbe
piaciuta fare la comune, anche perché in fondo quello eravamo, una comune hippy
e non solo perché dissoluti a fare sesso di gruppo. Noi dividevamo anche i
guadagni per via del gruppo. E quando uno stava male tutti si occupavano di
lui. Insomma i tre moschettieri abbiamo detto. Uno per tutti e tutti per uno.
Ma ora come intenderesti fare? Le nostre villette? Lo studio di registrazione?
Andare a vivere di nuovo tutti là? Da Davide?
Nicola
La casa con lo studio di registrazione
alla fine è piccola per starci in sei, considerando che a me servirebbe anche
una stanza per Giacomo, dico quando viene a Torino con sua madre. Ma Davide
potrebbe comprarne un’altra. Non è che gli manchino i soldi.
Diego
Ma sapete che Nicola ha avuto un’idea
bellissima? Noi potremmo affittare le villette così da ripagare gli sforzi
economici di Davide...
Fabio
Non vorrei fare il supercinico ma Davide
non ha certo bisogno dei nostri soldini! Lui è quello che ha scritto La vie superbe di Ambra de Soul. Cioè il
tormentone del duemiladue! Che poi quella sia sparita ok, ma con i diritti
d’autore Davide ha le tasche piene per un pezzo. Lo so perché mi è capitato tra
le mani il suo sette e quaranta, dunque finitela di dire stronzate: se a Davide
piacesse l’idea di vivere tutti insieme in una bella casa grande e spaziosa,
magari con la piscina e la vista su Torino, la comprerebbe in contati. Ma il
problema non è se siamo d’accordo a vivere tutti insieme. E abbiamo appurato
ampiamente che lo siamo. E nemmeno se Davide è o non è ancora pazzo d’amore di
questo attrezzo, perché sappiamo che lo è!
Nicola
So dove vuole arrivare. Grazie per
l’attrezzo Fabio. Me ne ricorderò quando mi ricapita il tuo salsicciotto tra i
denti. Intende dire se Davide sarà disposto a perdonarmi.
Davide
Perdonarti di cosa?
Diego (all’orecchio di Gabri)
Secondo me non è il
momento giusto per parlarne. Siamo troppo carichi, vuoi per la notte appena
passata, un po’ l’adrenalina per il concerto di stasera, dobbiamo fare anche le
prove, tra l’altro. Troppa energia, va a finire che si discute. Tu che dici
Gabri?
Gabriele
La penso esattamente
come te, dobbiamo fermarli. Se ci mettiamo a discutere in queste condizioni,
litighiamo sicuro. Guarda Nicola com’è all’erta. E Davide? Ancora più fiero del
solito. Blocchiamo tutto, domani saremo ancora qui no? Domani, parleremo
domani, è meglio. Ci pensi tu? Vai Diegone.
Diego
Scusate, l’argomento è
sicuramente interessante, ma vorrei far notare che sono passate le undici, e
volevamo andare ai templi in mattinata. Nessuno ha fatto colazione, è quasi ora
di pranzo, e si era detto di partire con le prove nel primo pomeriggio, per
toglierci più ruggine possibile, no? Quindi io mangerei qualcosa velocemente,
andrei ai templi, e… anzi, ancora meglio, lasciamo i templi per domani, andiamo
al ristorante subito, così può mangiare anche chi poi deve cantare, giusto
Davide e Gabri? Poi ci facciamo una passeggiata sulla spiaggia, smaltiamo il
pranzo e andiamo a provare. Vi va?
Davide
Se lo dici tu Diego.
No, non è ironico, dicevo che se lo dici tu mi fido, ci credo. Se tu pensi che
sia meglio per oggi saltare ogni discorso serio, lo salteremo. Ho capito il
motivo per cui ci hai interrotti, sappiamo tutti quanto sei percettivo. Allora
mettiamoci in movimento, dai. Se siete tutti pronti, andiamo a mangiare. No
Nicola, non fare quella faccia, non abbiamo detto non parliamone più, abbiamo
detto parliamone in un momento migliore. Domani. O stasera magari, dopo il
concerto, quando torneremo qui. Che ne dici?
Nicola
Mi arrendo. Non sono
d’accordo, ma mi arrendo, anche se non capisco cosa cambierà da oggi a domani,
e soprattutto non capisco perché quando Diego decide una cosa, tutti gli date
sempre ascolto. Non ce l’ho con te Diego, sia chiaro, vorrei solo capire.
Gabriele
Vedi Nico, noi siamo
tutti diversi tra noi, anche se ci sono delle affinità. Fabio e Michele sono i
seri, gli “adulti” della famiglia, i più concreti, anche se poi a volte sono i
più pazzi: forse per quello hanno scelto noi due per compagni, ci vedono
cuccioli, ci chiamano anche così, tutti e due, perché sono protettivi, e
mettersi sotto la loro ala è stata la cosa più bella che ci potesse capitare,
vero Diego? Eh, che bel sorriso, basta parlarti di Michele che ti illumini,
Diè.
Davide è stoico, non è
concreto come gli altri due, lui è diverso, ma resiste a quello che gli succede
come un albero durante una tempesta, no? Mi spezzo ma non mi piego, vero Davi?
Quindi non pensa se è il momento giusto o no per fare una cosa, lui la farà comunque,
pur sapendo che forse gli farà male. Poi metterà su la sua aria indifferente, e
dentro morirà.
Io e Diego… noi siamo
sì cuccioli, ma proprio perché siamo i più deboli, fiutiamo il pericolo e
cerchiamo di evitarlo, e facciamo di tutto perché non accada niente anche agli
altri. In questo Diego è il migliore però. La sua sensibilità è elevata
all’ennesima potenza, si accorge di qualcosa che non va soltanto respirando,
fiutando l’aria. Sente la negatività, e si accorge subito se è il caso oppure
no di fare una cosa. In più, nessuno sfugge al suo controllo: se stai male, se
ne accorge subito, anche se ti vede ridere. Per questo, Nico, quando parla
Diego nessuno si sogna di contraddirlo.
Nicola
Non hai parlato di me,
Gabri. Te ne sei accorto?
Gabriele
Non avevo finito
Nicola. Tu sei un istintivo, non pensi prima di fare o di parlare: per questo
sei pericoloso! Scherzo, ma nemmeno tanto. Questo tuo modo di fare può ferire
le persone, se non ti conoscono. E, alle volte anche se ti conoscono. Quello
che non hai ancora capito, è che alla fine, non fai male solo agli altri, ma
anche a te stesso. E con questo chiudo la spiegazione, mi attacco al mio
bellissimo uomo e mi avvio verso il ristorante.
Michele
Gabri, complimenti, non
ti avevo mai sentito parlare così tanto. Credo proprio che tu abbia azzeccato
tutto sai? Quindi lascia che mi prenda anch’io il mio bel sensitivo, e vi
seguo. Vieni Diego mio che ho una fame che mi parla ormai. Mmm, che dici? Oh,
anche cucciolo, mangerei anche te, sicuro: dici che ci stiamo dentro prima
delle prove? Sì? E allora via, di corsa a mangiare. Come Nicò? Se in vent’anni
abbiamo sempre fatto l’amore tutti i giorni? No, non dico scopare, e per un
motivo preciso: io e il mio amore, il mio Diego, la mia vita, facciamo l’amore.
In qualunque modo lo facciamo, è sempre tanto amore. Quando si fa con tutti
voi, si scopa, va bene? E non lo dico perché non c’è amore, anzi... c’è
tantissimo amore anche là. Ma la distinzione ci vuole perché la coppia siamo
noi, come siete coppie, che lo vogliate o no, voialtri. È una distinzione che
devi ficcarti in quel bell’involucro che è la tua testa. Sono vent’anni giusti
che stiamo insieme, che ci amiamo come il primo giorno, e la stessa cosa vale
per Fabio e Gabri penso. Ecco, dopo vent’anni che stai con una persona, parli
con lei, mangi con lei, dormi abbracciato a lei, piangi e ridi con lei, la curi
se non sta bene, la consoli se è in crisi, la coccoli e la stringi perché non
puoi proprio farne a meno, ne hai bisogno come dell’aria, come dell’acqua,
questo è amore no? Quindi non ci scopi, ci fai l’amore, va bene? Quando invece
ci divertiamo tutti quanti insieme, sì, ok, va bene anche scopare. Ci vogliamo
tutti bene, non potremmo fare a meno l’uno dell’altro, io vi adoro tutti
quanto, e scopo con voi, e il mio ragazzo anche: è sesso tra amici, è una cosa
bellissima in un gruppo che è ormai una famiglia. Ma io e lui ci amiamo.
Andiamo Diè, vieni amore.
Diego
Niente da aggiungere,
sono troppo commosso amore, è proprio così che la sento anch’io. Siamo tre
coppie innamorate, che si adorano fra loro. Siamo fortunati. Ah, per rispondere
alla tua domanda, sì Nicola, si fa l’amore tutti i giorni. A volte anche più di
una volta al giorno. L’amore va coltivato, e noi siamo dei giardinieri
perfetti. Andiamo adesso, che anche nel mio stomaco si è aperta una voragine.
Davide
Andiamo Nico, smettila
di giocare con il menù, ora arriverà anche a te la pasta. Ah comunque domani
mattina mi spiegherai cosa avete detto quando non c’ero, e la storia del
perdono e tutto quanto, ma ora no. È come hanno detto loro, se Diego dice che
non è il momento, non lo è, e Diego è il mio migliore amico ancora oggi, mi
fido ciecamente di lui. Via, a mangiare.
Abbiamo preso tutti il
pesce, no? Direi che è d’obbligo qui. Vi ricordate vent’anni fa, il giorno del
concerto? Del primo concerto dico. Il pranzo lo saltammo perché andammo tutti a
cercare Diegone che era fuggito in preda a una crisi di gelosia.
Diego
Che figura! Non mi ci
fate pensare, mi ero proprio comportato da isterico! E siccome non bastava,
andai anche a perdere il pullman, e mi ritrovai prigioniero nella valle dei
templi. Però da una brutta esperienza, nacque una cosa bella dai. Io e il mio
amore ci siamo sposati laggiù. Buona questa pasta! Tu amore? Buona la tua? Posso
assaggiare? E domattina ci torniamo, non vedo l’ora.
Gabriele
Andiamo anche noi, vero
Fabio? Quella volta era notte, non abbiamo visto niente, che ce ne siamo andati
subito per lasciarli soli. Fa assaggiare Diego? Buona, senti la mia, è
squisita. Fabio posso? Oh divina! Sentila Diego, senti cos’è quella di Fabio.
Fabio
Certi con voi due
“divini” non si riesce mai a finire un piatto: io e Michele dobbiamo sempre
fare il bis per mangiare una roba fino alla fine! E siete anche più magri di
vent’anni fa, incredibile.
Michele
Per quello noi siamo
ingrassati invece, Fabio: continuando a ordinare il doppio di portate per
soddisfare loro! E noi non abbiamo mica il metabolismo elfico! Mamma mia però
quanto ho mangiato. Diego, credo che rimanderemo a stanotte il nostro progetto,
ora potrei morire!
Diego
Non morirai, Michi, non
morirai, fidati… Bene, ci vediamo al pulmino alle tre, d’accordo?
Nicola
Eccoci qui, sono le tre
e dieci, siamo al pulmino, mancano solo loro, Diegone e Michi. Che abbiano
scopato, o che abbiano fatto l’amore, sarebbe ora che arrivassero. Ah, eccoli
che arrivano di corsa.
No, è solo Michele.
Michele
Scusate ragazzi, c’è…
allora, abbiamo… va bene, si parte allora? Andiamo? Siete pronti per buttarvi
di nuovo nel vortice delle prove, degli scazzi, del “che cazzo fai, non senti
che sei di una nota giù”? Io sì, prontissimo, non vedo l’ora! E il mio Diego mi
ha detto che è fuori di sé dalla gioia. Ora arriva anche lui, lo sapete che noi
siamo sempre un po’ in ritardo. Eccolo che arriva. Di corsa. Guardate com’è
bello, con quella maglietta azzurra. Ve la ricordate? No, magari voi no, gliela
comprai sulla bancarella proprio la sera del concertone! Lui me ne prese una
uguale, rossa, dice che sto bene in rosso.
Diego (col fiatone)
Sì, amore, tu nel rosso
sei divino. Le useremo anche stasera per il concerto, secondo me ci ha portato
fortuna Rat-man.
Nicola
Bene divini, vorreste
essere tanto gentili da salire a bordo ora? Che da come vi state guardando,
l’impressione è che tornereste volentieri in camera a ricominciare. Sorridi
Diego? Fai bene, sei bello quando sorridi, è bello il tuo sorriso. Ecco, ora
che Michele ti guarda come se avesse visto la madonna, siamo a posto. Dio che
coppia! Filate su, dai che è tardi. A posto Skulls? Si parte!
Gabriele
Le prove sono andate
bene, non abbiamo nemmeno litigato, nemmeno un pochettino, come direbbe Diego.
Però, quei ragazzi. Avranno avuto massimo sedici anni e sembravano davvero
interessati. Uno in particolare mi ricorda me, quello con i capelli tagliati
con l’accetta, come dicevate di me vent’anni fa. Che me li ero fatti tagliare
da un serial killer di capelli. Tu Diego me lo dicevi soprattutto, perché avevi
già sta fissa di tagliare i capelli a tutti. A proposito, cioè non c’entra
niente ma, sono due cose che poi ho collegato mentalmente, dopo ti spiego:
Davide, cosa voleva quel tizio da te?
Davide
Il tizio ha
riconosciuto subito il leader. Invece di andare da Diego è venuto da me. No
scherzo, va bene così dai. Niente, quel tizio è un giornalista che farà un bel
servizio, nazionale. Ha detto di Sky sì. Lo so che significa, che probabilmente
da subito saremo sommersi di proposte per delle nuove reuion e nessuno di voi
vuole ricominciare la vita che facevamo vent’anni fa. A proposito, nessuno più
sta parlando del passato. Vi limitate a filmare il presente ma di cose da dire
ce ne sarebbero ancora tante. Quanti buchi ad esempio ci sono tra me e Nicola?
Quindici anni più o meno separati. Più o meno dico. Non vi ha raccontato il
toumbeur de femme quando circa sette o forse erano otto anni fa, mi domandò di
raggiungerlo in Costa Azzurra dove il suocero gli pagava una vacanza? Sì, a
Montecarlo e siccome gli sembrava tanto vicina a Torino, mi chiamò sul
cellulare per chiedermi di raggiungerlo.
Nicola
Ora perché rinvangare
questa storia? Saliamo ragazzi. Ma a te Davi quando senti l’odore di questo
pulmino ti riprende voglia di parlare del passato? Io direi che si potrebbe
benissimo vivere al presente ora. Cosa vuoi dire, che sono stato uno stronzo?
Che siccome avevo voglia di scoparti alle spalle di mia moglie e di mio suocero
ti ho chiesto di venire? Certo. È tutto vero! Ma anche tu ne avevi una bel po’
voglia visto che sei venuto, e di corsa. Sei venuto sì Davide, eccome se sei
venuto! Poi mi dite che non sono un galantuomo. Però, pure tu, se ti bruciava
tanto far cornuta Beatrice, potevi startene a casa.
Davide
No guarda, questa volta
l’hai presa dal verso sbagliatissimo Nico’. Io non ti sto rinfacciando niente,
figurati. Loro non hanno idea di quante fughe ho fatto per stare con te in
questi quindici anni. Perché a volte glielo dicevo, mi aprivo, altre mi tenevo
tutto dentro. Sono venuto a Montecarlo, una volta in Francia, Spagna, un’altra
a Vienna. Io ero quello della singola, dall’altra parte del muro. Quanti
sguardi tavolo a tavolo durante la colazione. Non sapevo mai cosa pensare: se
lo facevi per eccitarti, o se lo facevi per farmi del male, e comunque era lo
stesso no? Ti eccitava farmi del male, che io mi piegasse ad ogni tuo volere.
Se gli altri avessero saputo tutto, mi avrebbero seppellito di pare, in
particolare Diego e Fabio. Sempre protettivi nei miei riguardi. Tanto
protettivi.
Nicola
Io ti amavo, e quando
parli della Spagna specifica che ero già divorziato e abbiamo passato quattro giorni
meravigliosi. Dove io ti proposi di tornare insieme, una delle millecinquecento
volte che te l’ho chiesto.
Davide
Già, tutte le volte me
lo chiedevi Nicola. E non era facile capire se lo facevi perché eri
rincoglionito di orgasmi o cercavi di convincere me rincoglionendomi di
orgasmi. Ma qualcosa si era rotto e io non potevo riaggiustarlo. Non ne avevo
la forza. Però era giusto dirlo agli altri. Mentre loro, Diego e Michele lo
hanno spiegato prima delle prove, hanno continuato a mietere il loro amore con
l’amore, curandolo e occupandosene in maniere egregia, anche Fabio e Gabriele,
ancora lo fanno loro quattro, noi abbiamo conosciuto l’amore clandestino. Di te
potevo solo avere un parte, quando eri sposato ovvio. E quando eri divorziato?
Io ti aspettavo a Torino. E non fare quella faccia. Te lo dissi in Spagna. Non
sono rincoglionito, è stato solo tre anni fa. Ti dissi che potevi tornare da
me, che potevamo riprovarci.
Nicola
Non sembravi serio, o
forse io non volevo capire. Ma ora ci sto a Torino, da sei mesi mi sembra no?
Mi hai forse chiesto di venire da te?
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Cavolo se sono affiatati. Sempre più hot questi capitoli. E' così bello vedere che sono rimasti gli stessi nonostante siano trascorsi venti anni e che continuino ad amarsi come il primo giorno, soprattutto Michele e Diego, eterni piccioncini. L'atmosfera da figli dei fiori tutta sex and rock and roll ci sta anche se mi sembra fin troppo lineare. Speriamo che Davide non si penti della fiducia che concede a Nicola.
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