domenica 9 dicembre 2012

Un angioletto goloso di nutella




Titolo:  Un angioletto goloso di nutella
Autore: Alex g
Pairing: Diego Perrone/Michele Salvemini
Genere: Romantico- Erotico
Rating: PG, slash,  NC 14
Editor: giusipoo
Disclaimer: come sempre è tutto frutto di fantasia. Consigliabile solo pubblico ad un pubblico adulto e smaliziato







Diego sbadiglia annoiato. Seduto nel letto matrimoniale di quella camera d’albergo da solo si sente non solo patetico ma anche terribilmente triste. Con indosso solo i boxer e tra le gambe un barattolo di nutella pigia con forza sui tasti del telecomando. Purtroppo a quell’ora in tv solo repliche di vecchi telefilm. L’occhio gli cade su Supercar e ricordando tutte le volte che lo guardava da bambino, si lascia andare ad un sorriso amaro. Ma  non gli interessa ripercorrere il viale dei ricordi, spera solo che quella serata cominciata storta e terminata ancora peggio abbia fine. Con la mano sfiora la parte del letto che, complice un segno del destino, sarà occupata dal Michele. Sì, perché nonostante non ci sia la necessità di fare economia, il cantautore di Molfetta ha proposto al suo secondo cantante di dividere la camera. Di solito si tratta sempre di letti singoli, ma quella volta, lì in un albergo al centro di Pisa, dove il giorno dopo suoneranno, gli tocca la matrimoniale. Dopo qualche minuto di imbarazzo, ci hanno scherzato su, sciorinando una serie di battutacce e frecciatine fino a quando ci è scappata qualche carezza e coccola non programmata. Turbato ma anche terribilmente eccitato Diego, adducendo un improvviso mal di pancia, si è chiuso in bagno rifiutando anche di seguirlo a cena con gli altri. Ed eccolo qui, solo con la nutella che colto da un raptus, ha comprato nel pomeriggio,  insieme a numerose confezioni di dolci e cioccolatini. Goloso affonda il dito nel barattolo, per poi portarselo alle labbra. Il cioccolato cola ovunque imbrattandogli il torace nudo, la pancia, il petto e anche le lenzuola candide. Noncurante delle macchie e della sostanza appiccicaticcia che lo ricopre, Diego si dedica completamente al cioccolato emettendo anche mugugni estatici.
“Niente di meglio della nutella per tirarsi su” si lecca le labbra sporche, affondando una seconda volta l’indice in quella droga dolce. Si succhia rumorosamente il dito, per poi prendere un’altra ditata di quella tentazione che gli farà prendere di sicuro un chilo. Inevitabilmente il pensiero corre a poche ore prima e a Michele. Si chiede se si sia accorto del suo stato, dell’erezione che nascondendosi in bagno ha tentato di celare. Solo la doccia fresca gli ha permesso di tornare normale. Da mesi i sentimenti che prova per l’amico si sono evoluti in qualcosa di molto più profondo, facendosi strada dentro di lui, rosicchiandolo come un tarlo con il legno. Sospirando tristemente infila ancora il dito nel barattolo raccogliendo una grossa quantità di cioccolato. Fantastica ci sia Michele insieme a lui, le labbra sul suo corpo, le mani a sfiorare ogni anfratto o curva. Eccitato ma anche terribilmente frustrato per desiderare ciò che non può avere, abbassa lo sguardo verso il contenitore tra le gambe. L’erezione preme dolorosa contro la stoffa dei boxer. Si sfiora lentamente, poi mormora: “Sta giù. Sarà meglio non farti trovare in tiro da Michi, potrebbe anche decidere di dormire nella vasca!” al pensiero di quell’omaccione lungo e grosso rannicchiato in quello spazio così ristretto gli viene da ridere .


Quando Michele rientra in camera sono le due passate. Ha gli occhi stanchi e reprime a stento una serie di sbadigli. Colpa della cena interminabile e del vino che Gaetano continuava a versargli. Una volta nella suite, viene accolto da una televendita in tv. Per niente sorpreso che Diego sia ancora sveglio gli intima di abbassare il volume. Non ottenendo alcuna risposta inveisce preoccupato che possa svegliare tutto l’albergo. “Sempre il solito!” Michele alza la voce. “Stai cercando di farci buttare fuori? Dov’è quel fottuto tel…” si volta ma l’ultima parola gli muore sulla labbra.
Diego giace profondamente addormentato sul letto, due cuscini dietro la schiena, testa piegata di lato, bocca socchiusa e sporca di cioccolato e, tra le gambe, un barattolo di nutella da 250 gr semi vuoto. Impacciato, Michele si avvicina. Il torace del collega che si alza e si abbassa ritmicamente, è sporco qua e là di cioccolata e anche le mani sono sudice. Vorrebbe arrabbiarsi per aver mangiato a letto, ma è talmente tenera la sua espressione che non ci riesce. Si ferma restando in piedi accanto al letto. Lo sguardo vaga lungo il corpicino minuto ma ben fatto, sui tatuaggi che gli donano un’aria da duro e sui piercing che ornano il bel viso delicato. Il cuore prende a galoppare, la gola si secca e le mani sudano. Lo sente mormorare qualcosa nel sonno e sorride. Gli sembra così beato, quasi un angelo. Un angioletto goloso di nutella. Stando attento a non svegliarlo, tenta di togliere il barattolo dal letto, ma è stretto tra le cosce muscolose. Si chiede dove nasconda tanta forza. A lui ha sempre dato l’idea di un cosino mingherlino da sollevare senza fatica. Si abbassa fino a trovarsi ad un niente dal suo viso. Sul petto strisce scure impiastricciano i pochi peli e una scia scivola fino all’ombelico. Le dita di Michele scendono a sfiorare la pelle. Gli sembra calda... bollente. Con il polpastrello cattura un po’ di crema alla nocciola e se la porta alle labbra.
“Buona” poi aggiunge nel pensiero che forse è il sapore di Diego ad essere squisito. Titubante lo sfiora di nuovo, disegnando una linea immaginaria. Il suo tocco è delicato e giovane cantante resta immobile, cosicché Michele è invogliato a continuare. Il cervello gli manda degli impulsi contrastanti e lui non può fare altro che seguire il suo istinto. Diego gli piace, anche troppo e questa consapevolezza lo confonde. Michele non vorrebbe provare quel genere di sentimenti per lui. Detesta il modo in cui il suo corpo reagisce alle carezze che si scambiano. Detesta che l’istinto prevalga sopra la ragione ogni volta che è con lui. E soprattutto detesta come un sorriso di Diego gli faccia tremare le gambe come ad un adolescente. Lui, Caparezza, che non canta mai d’amore, che si mostra sempre freddo e controllato, invece dentro cova un incendio. Un incendio che quella sera, con Diego mezzo nudo, rischia di divampare. Ritrovando un briciolo di razionalità, Michele ritira la mano per dirigersi verso il bagno, ma qualcosa gli afferra il braccio. Il suo cuore rimbalza come una pallida da ping pong, gli occhi castani di Diego sono fissi su di lui e le labbra atteggiate in un sorrisetto malizioso.
Senza dire nulla, Diego si porta le dita di Michele alla bocca, succhiandole una alla volta. La lingua disegna dei cerchi attorno al polpastrello.
“Diego, ma…” la voce è poco più che un sussurro. Ansimando gli siede vicino.
Diego continua a stuzzicarlo, gustando il sapore della sua pelle unito a quello della cioccolata. Michele avverte un formicolio alle parti basse, e scopre che la sua tuta non è poi così larga! Con l’altra mano gli scansa il ciuffo dal viso portandoglielo dietro l’orecchio. Lo trova così bello, il nasino minuto, le labbra imbronciate e un velo di barbetta.
Diego che lo guarda a sua volta, si lascia scivolare la mano di Michele lungo il torace nudo, tra i peli umidi e impiastricciati, intorno ai capezzoli bruniti e giù fino al ventre piatto.
Michele soffoca un gemito, non ha mai assistito ad uno spettacolo più sensuale. Sì, forse sì, ma solo sul palco. Quella però è solo finzione, una recita, mentre in quel momento, nella loro stanza è tutto reale, come sono reali le sensazioni che prova. Con il fiato corto, come se avesse partecipato alla maratona di New York, si sporge ad incontrare la bocca di Diego. La sfiora per un attimo, titubante, poi si tira indietro. Solo per tornare a lambirla con la sua. Posa baci leggeri, evitando il cerchietto. Diego lo lascia fare per un po’, ma ben presto l’impazienza prende il sopravvento e rende quel bacio qualcosa di più serio. Il contatto con il metallo del piercing è eccitante per Michele e il suo cervello si sconnette, focalizzandosi solo sulla sua bocca e su quello che stanno facendo. La lingua contro la sua, i respiri affannosi. Tutto rende quel momento perfetto.
Sopraffatto dall’emozione, Michele si stacca appoggiandogli le mani sul petto.
“Michi” mormora Diego con voce roca, negli occhi del compagno può leggere il suo turbamento. Dovrebbe scusarsi, ma in realtà, non vuole. Da troppo cova dentro.
“Sai di nutella” replica Michele abbassandosi a leccare il ciuffetto di peli impiastricciato.
Diego fa per protestare, ma non appena la bocca del pugliese entra in contatto con la sua pelle, ricaccia indietro le parole. Un gemito strozzato è la sua unica risposta. Le dita si insinuano nella chioma folta, spingendo verso il basso la testa. Il piacere si propaga come un liquido sul pavimento.
Michele continua il suo cammino, succhiando e lambendo il corpo dell’amico, il quale emette solo delle parole senza senso.
“Dove hai preso la cioccolata?” gli chiede alzando lo sguardo e indicando il barattolo che intanto si è capovolto.
“Che cazzo ti frega! Non ti fermare!” gli occhi da cerbiatto sono granati, la bocca socchiusa per tentare di prendere fiato e il viso rosso per l’emozione.
Michele lo guarda con dolcezza, poi, si stende su di lui, schiacciandolo con il suo peso, le mani ai lati della testa di Diego e le labbra a sfiorarsi. “Dovrei essere geloso!”
“Perché?”
“Ti porti a letto la nutella senza di me” fa una voce così buffa che Diego non riesce a restare serio. Gli ride in faccia..
“Che ti ridi, scem!” protesta piccato. Fa per allontanarsi, ma il torinese gli circonda le spalle con le braccia. “Non abbiamo ancora finito!” e sporgendosi verso di lui, Michele incontra le labbra  da baciare.
Tastando con la mano il lenzuolo,  Diego torna ad impossessarsi del barattolo di Nutella.


5 commenti:

  1. Ah! Come capisco Michele... per quell'agioletto lì io rinuncerei pure a tutta la cioccolata del mondo!
    Bella, puccia e sensualissima... sono un po' a corto di parole... io amo troppo la nutella e il cioccolato in generale come tu ben sai, ma di fronte a quell'immagine di Diego sporco sul letto!! Bah! ma che dico, ahimé, penso che se fossero stati spinaci sarebbe stata la stessa cosa!! XD

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  2. Wow...sensuale è dir poco! Molto emozionante. Certo entrare nella stanza e trovare il cucciolo in quelle condizioni... eh beh, sarebbe un bel regalo di natale!

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  3. Decisamente regalo di Natale e compleanno messi insieme. Credo che qualcuno potrebbe anche fare un patto con il diavolo per una sorpresa del genere. Grazie ragazze per il supporto. Sono felicissima di avervi suscitato la giusta immagine. Ma con due muse come loro come potrebbe essere altrimenti?

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    1. per l'appunto tra una settimana è ii mio compleanno. Va bene anche senza biglietto e senza carta da regalo. Potrei accontentarmi di un bel fiocco!

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    2. Te ne approfitti perchè compi gli anni prima di noi!
      Comunque, vedremo cosa riusciamo a fare! :o)

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